La recente vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2024 segna una potenziale svolta per le politiche ambientali a livello globale. Trump ha già anticipato l’intenzione di ridurre il sostegno alle energie rinnovabili e rilanciare l’industria fossile, un cambio di direzione rispetto alle politiche attuate dal presidente uscente Joe Biden.

Rischio di un Nuovo Ritiro dall’Accordo di Parigi

L’Accordo di Parigi, firmato nel 2015, è stato un traguardo significativo per la lotta globale contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.

Durante la sua presidenza precedente, Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dall’accordo, ostacolando la cooperazione globale. Al suo ritorno alla Casa Bianca, si teme che possa ripetere questa mossa, minando gli impegni internazionali e compromettendo il raggiungimento degli obiettivi climatici.

Gli Stati Uniti sono responsabili di circa il 15% delle emissioni globali di gas serra, e la loro partecipazione agli accordi internazionali è cruciale per mantenere una pressione globale su altre nazioni, come la Cina e l’India.

Trump e la Spinta ai Combustibili Fossili e alle Trivellazioni

Uno dei punti chiave del programma di Trump è stato rilanciare l’industria del carbone e dei combustibili fossili, con lo slogan “Drill, baby, drill!” (trivella, trivella, trivella). A differenza di Biden, che aveva impostato un piano per ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030, Trump prevede di espandere l’estrazione di petrolio e gas naturale.

Questo cambiamento potrebbe avere effetti drammatici sul bilancio delle emissioni statunitensi, rallentando gli sforzi di decarbonizzazione.

La produzione di combustibili fossili negli Stati Uniti era diminuita del 12% tra il 2019 e il 2022, grazie ai piani di Biden. Con Trump, questa tendenza potrebbe invertirsi, con un aumento del 15% entro il 2028 nelle stime attuali.

Trump e l’Eliminazione di Politiche Verdi e Piani di Investimento per le Rinnovabili

Durante la presidenza Biden, gli Stati Uniti avevano destinato 370 miliardi di dollari agli investimenti verdi, attraverso misure come il Methane Action Plan, volto a ridurre le emissioni di metano – un gas serra estremamente potente.

Tuttavia, con Trump al potere, molti di questi programmi potrebbero subire forti tagli o essere annullati, riducendo le opportunità per le energie rinnovabili.

Nel 2023, il Methane Action Plan aveva permesso una riduzione del 5% delle emissioni di metano negli USA. Con il taglio di questo programma, l’aumento delle emissioni potrebbe portare a una crescita dei livelli di metano nell’atmosfera, contribuendo ulteriormente al riscaldamento globale.

L’Impatto Globale della Politica Energetica USA

Essendo uno dei principali emettitori mondiali, le decisioni politiche statunitensi influenzano direttamente le strategie ambientali di molte altre nazioni.

Se gli Stati Uniti dovessero abbandonare i loro impegni climatici, altri Paesi potrebbero sentirsi giustificati a fare lo stesso. La leadership USA è particolarmente cruciale per mantenere in linea i grandi emettitori come la Cina e per supportare le nazioni in via di sviluppo a intraprendere percorsi di sviluppo sostenibile.

Gli USA emettono circa 5,8 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. Se le loro politiche dovessero allentarsi, potrebbero esserci aumenti significativi nelle emissioni globali, in media del 2% annuo, rendendo più difficile raggiungere i target di Parigi.

Trump e i tagli alla Ricerca e Sostegno alla Scienza Climatica

Le politiche di Trump potrebbero portare anche a una riduzione dei finanziamenti per la ricerca sul clima e le tecnologie per l’energia pulita.

Negli anni passati, Trump aveva minacciato di tagliare il budget della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), compromettendo la capacità del Paese di monitorare e rispondere agli eventi meteo estremi.

Il negazionismo climatico potrebbe inoltre rallentare i progressi della ricerca scientifica, con effetti negativi anche sul settore delle rinnovabili e sulle tecnologie innovative.

Il bilancio della NOAA per il 2023 era di circa 5 miliardi di dollari, dei quali almeno il 30% è dedicato alla ricerca sul cambiamento climatico. Tagli significativi a questi fondi potrebbero compromettere la preparazione agli eventi climatici estremi.

Effetti sulle Conferenze Internazionali sul Clima (COP)

Il prossimo incontro sul clima, la COP29, si terrà in Azerbaijan, con l’assenza di un impegno forte degli USA.

L’incertezza politica potrebbe rendere i negoziati ancora più difficili e ostacolare la definizione di obiettivi concreti per il taglio delle emissioni. La comunità internazionale è chiamata a trovare soluzioni anche senza l’appoggio degli Stati Uniti, ma la loro mancanza di leadership potrebbe far vacillare l’intero processo.

Nella COP26 del 2021, gli USA avevano svolto un ruolo di leadership nella riduzione del carbone e nell’incentivazione della finanza climatica. Un nuovo ritiro dagli accordi potrebbe compromettere circa 100 miliardi di dollari destinati ai Paesi in via di sviluppo.

Un Futuro Incerto per il Clima Globale

La rielezione di Trump alla Casa Bianca introduce un’incognita pesante per il futuro delle politiche ambientali globali. La lotta al cambiamento climatico potrebbe subire un duro colpo, specialmente se gli Stati Uniti dovessero tornare a favorire i combustibili fossili e a ritirarsi dagli impegni internazionali. Nel settore delle energie rinnovabili, ora più che mai, è fondamentale accelerare l’adozione di soluzioni sostenibili, sia a livello individuale che aziendale.

Per chi desidera contribuire alla transizione energetica, le energie rinnovabili rappresentano una scelta concreta per un futuro sostenibile. Elios S.R.L. è a disposizione per fornire informazioni, consulenze e soluzioni su misura per passare alle fonti di energia pulita.

Insieme, possiamo fare la differenza nella lotta al cambiamento climatico.

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